Chanel guardava fuori dalla finestra e sospirava. Nostante
amasse la sua nuova famiglia, non poteva fare a meno di pensare al suo migliore
amico tutto solo al buio dentro un cassetto. Lei non poteva certo sapere che
Théo era da poco in compagnia di un’altra paperella francese. Quest’ultima veniva da Parigi, naturalmente. Ma non da un
qualsivoglia negozio, lui proveniva da una profumeria di Monmartre, il
quartiere degli artisiti e era – anche lui – un grande artista. Il suo nome era
Paul ma gli piaceva farsi chiamare Monet. Le due paperelle condividevano molti
interessi, amavano le stesse cose e, ed ora arriva la parte migliore, erano
follemente innamorati. Non era che Théo non si ricordasse della sua migliore
amica, piuttosto è che erano persi l’uno
per l’altro. Tutto qua.
Le paperelle di gomma che oramai conosciamo anche troppo
bene, sono paperelle molto operose ma si prendono tutte cura le une delle
altre.
Durante l’ultima ora, Yellow, suo fratello Orange e la
papera Centurione si erano scambiati diverse occhiate. Volevano vedere la loro amichetta rosa sorridere nuovamente.
Yellow si ricordava di aver sentito Chanel sproloquiare
spesso di un blog di moda della sua padrona precedente e, chiaccherando con
lei, era riuscito a strapparle informazioni preziose .
Alla luce della sua operazione di spionaggio, erano
riusciti a connettersi al blog ed alla telecamera del computer dal tablet che
(da prima di halloween) tenevano nascosto sotto una asciugamani. Incredibilmente,
Centurione era un hacker formidabile. Chanel ora stava sulla lavatrice con
tutti e tre (Yellow, Orange e Centurione) e saltellava da per tutto, troppo
eccitata per stare ferma un secondo.
Quando finalmente lo schermo le mostrò Théo, lo vide
insieme al suo nuovo amico, una foto di Parigi alle loro spalle e cuoricini di
carta che volavano intorno a loro.
Chanel era sdegnata e furiosa. Era stata preoccupata per
tutto il tempo mentre lui se ne era altamente fregato di lei.
Prima che Théo potesse parlare, diventò paonazza dalla
rabbia (Orange – fan sfegatato di film sui supereroi – pensò che stesse per
diventare verde e muscolosa) e cercò di afferrare la prima cosa che le si
parasse davanti.
Naturalmente cosa altro avrebbe potuto essere se non il
nostro piccolo amico di plastica! Afferrò Yellow con la sola forza delle sue
mani e lo lanciò lontano …… ormai dovreste sapere dove.
Giù sul fondo della vasca da bagno, Yellow sbuffò ma non
disse una parola. Poteva sentire Théo piagnucolare e Chanel che strillava.
Quando Orange lo raggiunse, testa sotto e coda per aria, si guardarono dalla
loro posizione bizzarra ma non proferirono parola.
Morale della favola, fate attenzione alla matematica: è complicata e pericolosa. I triangoli sono un pericolo mortale non solo perché sono
appuntiti.
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