Yellow aveva trascorso le ultime ore a
fare i casting per la recita di Natale. Si era ben presto pentito di essersi
offerto. Tutte le papere si erano presentate con un idea o una trama da
presentargli. Tantissime idee, una più balorda dell’altra. Violet (la sorella
intelligente di Yellow) era a capo dello show. Aveva scartato praticamente
tutti dicendo chiaramente agli artisti improvvisati che erano fuori di zucca a
proporre quelle porcherie. Era una paperetta con le palle lei. Ad un certo
punto Violet dovette allontanarsi per un impegno inderogabile e si fece
sostituire da Orange. Pensava di aver fatto una mossa intelligente, non lo era
stata.
Orange era più interessato alle papere
che alle trame quindi, quattro graziose paperette vestite da sirena salirono
sul palco ed intonarono una canzone dall’Odissea di qualche autore cieco morto
secoli prima, lui le scritturò subito.
Amy, lunga chioma bionda e costumino viola, Marina, boccoli castani e
costumino blu, Esmeralda, capelli rossi e costumino verde e Rose, una brunetta
sfacciata con il costumino rosa, erano molto contente.
Yellow non obiettò alla scelta del
fratello. Sembrava una bella trama
dopo tutto. Quando Violet tornò
, si arrabbiò e rimproverò duramente entrambi. Loro caddero dalle nuvole.
Non riuscirono a capire perche fosse
tanto arrabbiata fino a che Shakespeare non gli raccontò l’Odissea per intero e
gli fece presente che non si trattava di un musical. Adesso si ritrovavano con
una sorella furiosa e quattro incantevoli papere-sirene.
Fu solo allora che Yellow ebbe un’idea
geniale e – incredibilmente – tutta la crew era d’accordo con lui che si
trattava di un piano fantastico.
Yellow aveva pensato che avrebbero
potuto mettere in scena “La sirenetta”. Si trattava di una storia semplice ma piena di belle canzoni e sirene (e poi lui si
sarebbe scritturato per il ruolo del principe Erik).
Semplicemente geniale.
Violet richiamò tutto il cast, comprese
le quattro sirene, e li fece allineare sul bordo della vasca. Spiegò che
avevano scelto “La Sirenetta” e procedette con l’assegnazione dei ruoli. Il
ruolo di Ariel era stato affidato a Marina per via della sua chioma fulva.
Le altre papere-sirene protestarono e si
misero a bisticciare.
Yellow tentò di calmarle ma finì nel bel
mezzo del parapiglia e – come sempre – sul fondo della vasca. Stavolta,
comunque, non da solo. Orange lo guardò con occhi malizisi “Serve aiuto?” gli
disse con tono scherzoso “Fai con calma” gli rispose Yellow, la sua voce appena
udibile a causa degli schiamazzi che stavano facendo le quattro papere vestite
da sirena.
Morale della favola:
non dire gatto se non lo hai nel sacco.
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